La tradizione


Il lignaggio: i maestri Zen
La scuola zen dove ho studiato e studio, portata in Italia dal Maestro Tetsugen, discende dal Maestro Dogen ed è stata rinnovata dal Maestro Harada Dainu Sogaku, che è stato Maestro riconosciuto dalle due scuole zen Soto e Rinzai.
Gianluca Daisei

Tetsugen Serra (1953 - )

Carlo Tetsugen Serra
Il Maestro Zen Carlo Tetsugen Serra nasce a Milano nel 1953.
Fondatore dei Monasteri "Enso-ji, il Cerchio" in Milano e "Sanbo-ji, Tempio dei Tre Gioielli" in Berceto (PR) e della "Scuola Zen Shiatsu".
La sua formazione inizia in Giappone presso il Monastero “Tosho-Ji Stella del Sud” di Tokyo. Intraprende la Via dello Zen con il Maestro Tetsugyu Soin Ban Roshi e riceve il Dharma nel lignaggio di Harada Roshi dal Maestro Tetsujyo Deguchi. Si diploma “Zen Master Shiatsu” all’Istituto di Shitsuto Masunaga, presso lo Iokai Shiatsu Center di Tokyo. A diretto contatto con il Maestro Kimura, docente della scuola di Masunaga, compie un percorso di approfondimento per mezzo del quale riceve un’iniziazione che più specificamente caratterizza la sua pratica meditativa ed energetica: Terapia Zen “Ten Shin Cuore di Cielo Puro”.

Il Maestro Tetsugen Serra si occupa personalmente della conduzione della vita del Monastero e dell’insegnamento della pratica di meditazione. Insegna in modo semplice e diretto lo stile originario della tradizione Zen e i principi della pratica Zen Shiatsu.
Oltre alla pratica dello Zen Shiatsu, introduce specifiche tecniche energetiche come lo Shin-do, un massaggio energetico che lavora principalmente sui meridiani straordinari centrali e la tecnica Fan Guan, una pratica energetica di riequilibrio della piccola circolazione celeste.


 Ban Roshi (1910-1996) 
 Primo Maestro del Monastero Tosho-Ji di Tokyo fondato da Harada Daiun
 Sogaku, Ban Tetsugyu Roshi nacque ad Hanamaki (prefettura di Iwate) nel 1910.
Ban Roshi

Venne ordinato Monaco Soto Zen da Fuchizawa Chimyo Roshi nel 1917 e ricevette la trasmissione di Dharma. Dal 1931 al 1938, praticò nel Monastero di Hosshin-Ji.  Diventò studente dell'Università di Komazawa nel 1938 e si laureò nel 1941. Nel 1947, dopo la guerra, diventò “Tanto” al Monastero Hosshin-Ji; nel 1948 Maestro al Monastero di Hoon-Ji (prefettura di Iwate) e al Monastero Tosho-Ji. Ricevette il Dharma da Harada Daiun Sogaku Roshi.
Fondò due monasteri in Giappone: Kannon-Ji e Tetsugyu-Ji. Nel 1992 si ritirò a Kannon-Ji nominando suo successore il MaestroTetsujyo Deguchi che, ancora oggi, ne continua l’impegno.
Morì il 21 Gennaio 1996 all'età di ottantasette anni, dopo una vita dedicata a diffondere uno Zen fresco e pulsante tra gli occidentali che riempivano la sala di meditazione del monastero Tosho-Ji.





Harada Daiun Sogaku (1871-1961)
Harada Daiun Sogaku
Uno dei più grandi maestri zen del ‘900, studiò sotto i maestri delle tradizioni Rinzai e Soto Zen ricevendo la trasmissione in entrambi i lignaggi.  Harada Daiun Sogaku fece rivivere la pratica dei Koan Zen nel cuore della Scuola Soto Zen.

Nacque nella città di Obama nel 1871. Nel 1883, Harada Roshi venne ordinato Monaco Soto Zen da Harada Sodo Roshi, Maestro del tempio Bukkoku-Ji, e ricevette la trasmissione del Dharma l'8 marzo del 1895. Studiò presso la Soto-shu Daigakurin (l’attuale Komazawa University) e si laureò nel 1901. Dopo la laurea, studiò Zen con molti maestri Soto. Dal 1911 fino al 1923, Harada insegnò alla Soto-shu Daigakurin.
Divenne Maestro del Monastero Hosshin-Ji nel 1924 e successivamente dei Monasteri Chisai-in, Ankoku-Ji, Hoon-Ji, Chigen-Ji. Nel 1937 si ritirò in eremitaggio mentre era Maestro del Monastero Chigen-Ji e visse nel tempio Kakusho-ken. Morì all’età di novanta anni il 12 Dicembre del 1961 a Kakusho-ken.

Harada Daiun Sogaku è stato uno dei pochi Maestri riconosciuti ufficialmente da tutti "Maestro delle due scuole Soto Zen e Rinzai Zen”.


Le origini: Buddha Storico Shakyamuni, Bodhidarma e Dogen.

Buddha Shakyamuni e cenni storici sull’origine della "Via del Buddha".
Storicamente il Buddhismo ha origine dagli insegnamenti di Gautama Siddharta, chiamato, dopo l’Illuminazione, Buddha, il “Risvegliato”.
Gautama nacque attorno al 500 a.C. nell’attuale Nepal, a nord dell’india. Figlio di una famiglia reale, ebbe un’infanzia dorata e protetta dal padre, che intendeva preservarlo dalle difficoltà della vita.  Gautama però un giorno, uscendo dal palazzo reale, ebbe tre incontri che segnarono tutta la sua vita: l’incontro con la malattia, con la sofferenza e con la morte. All’età di ventinove anni, rinunciando a tutti i privilegi di casta e lasciando la moglie Yashodara e il figlio Rahula, partì alla ricerca della soluzione alle sue domande interiori.
Vagando come un mendicante, Gautama divenne per anni discepolo dei grandi maestri asceti dell’India dell’epoca, ma pur superandoli in realizzazione, non trovava risposta alle sue domande. Allora abbandonò l’ascetismo, perché comprese che non erano la mortificazione e la rinuncia al mondo a portare alla realizzazione.
Così cominciò a vivere normalmente e comprese come la Via che sempre di più poteva portarlo alla Verità nascosta dalla sua ignoranza non fosse tanto la mortificazione del corpo quanto la meditazione profonda.

Siddharta rimase seduto a lungo in meditazione sotto il famoso albero della Bodhi e, dopo aver realizzato quali catene trattengono l’uomo nell’ignoranza del suo essere, giunse all’Illuminazione totale. Ormai i veli che lo oscuravano si erano dissolti e Siddharta svelò semplicemente il suo essere così come era, uno con l’Universo. Da quel momento, Gautama Siddharta scomparve e lasciò al suo posto il Buddha, il “Risvegliato”.
Da quel giorno sotto l’albero della Bodhi, la ruota del Dharma non ha mai smesso di girare, portando la Via in Cina, Tibet, Corea, Vietnam, Ceylon e in tutto l’Oriente e adattando il suo aspetto formale alle differenti culture che incontrava sul proprio cammino.

Bodhidharma e cenni storici sull’origine della "Via dello Zen".
Bodhidarma, dipinto da Fugai Eikun
Le radici dello Zen affondano in India nel Buddhismo Mahayana e nei Sutra, in particolar modo nella raccolta della Prajñaparamita e nel Sutra del Cuore. Ma è con Bodhidharma che il Buddhismo lascia l’India per la Cina, iniziando il viaggio che porterà lo Zen, così come lo conosciamo oggi, fino a noi.
Lo Zen, infatti, fa risalire le sue origini al Maestro Buddhista Bodhidharma, leggendaria figura di monaco errante, i cui insegnamenti di pratica buddhista sono essenzialmente basati sullo studio della mente e sulla meditazione come realizzazione dell’essenza dell’essere. Questi insegnamenti presero più tardi in Cina il nome di Scuola Ch’an, in lingua giapponese Zen.
Questa scuola venne ben presto identificata coma la “Scuola Buddhista dell’Illuminazione Improvvisa”, perché mirava direttamente all’esperienza dello stato di Illuminazione “qui e adesso”. Vale a dire che questa scuola aprì una Via nella quale è possibile vivere la propria personale esperienza di Illuminazione, come accadde al Buddha Shakyamuni in questa vita.
Possiamo dire, quindi, che lo Zen nacque dall’esperienza diretta del Buddha e che siamo nel cuore del suo insegnamento, nell’essenza della Via.


Dogen Kigen (1200-1253)
Patriarca della scuola Soto Zen giapponese, Dogen Kigen è riconosciuto come una delle più importanti figure filosofiche e religiose del Giappone
Dogen Kigen
Nato a Kyoto, a sette anni già leggeva i classici in cinese e a nove i testi classici buddhisti Teravada. A diciotto anni, dopo un periodo trascorso nel monastero Hieizan di Scuola Buddhista Tendai, si rese conto che il solo studio, per quanto profondo, non fosse sufficiente  per realizzare l’Illuminazione e, dopo aver praticato con importanti maestri di Scuola Zen Rinzai, partì per la Cina alla ricerca delle radici dell’insegnamento zen, allora poco conosciuto in Giappone. In Cina, nel 1225, studiò sotto i Maestri Musai e Nyojo. Da quest’ultimo ricevette la trasmissione del Dharma, diventando suo successore. Tornato in Giappone praticò in diversi Templi sino a stabilirsi al Dai Butsu, che divenne poi Eihei-Ji Tempio dell’Eterna Pace, facendo fiorire il suo insegnamento Soto Zen. Oggi il Monastero Eihei-Ji, assieme al Tempio Soji-Ji, è uno dei più importanti della scuola Soto Zen. Tra i numerosi testi che il maestro Dogen scrisse, Shobogenzo. L’Occhio e il Tesoro della Vera Legge è considerato uno dei più importanti testi religiosi e filosofici di tutti i tempi del Giappone.