ZEN

Zen 
Il suo messaggio ha un significato universale.
Esso è il principio unificatore che forma la radice della conoscenza di se stessi 
al di là delle differenze dei sistemi,
 dei valori, delle nazioni o delle razze.
Zen non verte su alcun dogma.
Si indirizza direttamente al cuore dell'uomo.
 E’ esperienza vivente prima di ogni formalismo.



In sanscrito dhyana, in cinese ch’an, in giapponese zen: pensare, riflettere, meditare. Un percorso linguistico, storico e culturale, che descrive come lo Zen non sia una religione né una filosofia, bensì una metodologia dello spirito, della coscienza e della mente che può essere adottata da chiunque, in qualunque luogo e tempo.


Statua Buddha Monastero Sanboji
Lo Zen è una Via semplice, diretta e concreta che ci riporta alla realtà, “qui e adesso”. Percorrendo la Via dello Zen, chiunque può superare i condizionamenti e gli attaccamenti dietro cui si nasconde la realtà e immergersi nella vita attimo dopo attimo, per cogliere la Verità Assoluta e viverla liberamente e creativamente.

Lo Zen non intende spiegare che cosa sia questa Verità  Assoluta, perché è solo attraverso l’esperienza diretta che essa può essere contattata e ogni tentativo di spiegazione sarebbe relativo e non assoluto. In ogni parte del mondo, mistici sufi, cristiani, buddhisti, induisti e aborigeni hanno rinunciato alla sicurezza delle teorie e dei propri schemi mentali per fare esperienza di questa Verità Assoluta.
Questa Verità è una e la Via dello Zen si occupa di questo Assoluto, non di uno schema religioso fissato dall’uomo come “io personale”.






Fonte: sito  Monasterozen.it